martedì 30 aprile 2013

...INFORMAZIONI SUL RITO DELLA CONFERMAZIONE...

Eccovi altre informazioni sul rito della confermazione.
C'è ancora un piccolo riassuntino dei doni e le varie azioni che vivrete durante la celebrazione.

(CLICCARE SOPRA LE IMMAGINI  PER INGRANDIRLE,  POI COL TASTO DESTRO DATE VISUALIZZA IMMAGINE E INGRANDITELA QUANTO VI PARE)












Buona preparazione!!!

sabato 27 aprile 2013

...il Vescovo...

durante la celebrazione potrebbe chiedervi:
 "Che cosa ti piacerebbe fare da grande?"
o: "Che bello il tuo nome, sai che cosa significa?"
oppure: "Sai che grande santo aveva il tuo nome?"
o "Qual è il dono dello Spirito Santo che preferisci? Perché?" ...
voi sapete che non è ammessa la risposta: "Boh!" , non è carino, né rispettoso...quindi preparatevi alcune risposte, rifletteteci!
A questo servono i miei suggerimenti!!!


Buona giornata!

Bravi ragazzi!

Qualcuno di voi ha capito a cosa serve il blog....

Non è che quello che vi spiego è così perché c'è sul blog... ognuno dei doni che vi ho spiegato è un dono dello Spirito Santo di cui si parla nella Bibbia...le beatitudini evangeliche si chiamano così perché si trovano nel Vangelo...
Lo Spirito Santo nella Bibbia viene citato parecchie volte ed ogni volta ha forma diversa... date un'occhiata a questa immagine: 

(cliccare sull'immagine per ingrandirla)

Voi lo riceverete per mezzo del Vescovo, con l'imposizione delle mani e l'unzione del Sacro Crisma.
Lo Spirito Santo vi porterà i suoi 7 doni.
(cliccare per ingrandire l'immagine)

giovedì 25 aprile 2013

RIASSUNTINO VELOCE

Manca pochissimo alla vostra Cresima, visto gli incontri per il bollettino e le risposte che dovrete dare al Vescovo...ho deciso di mettere in un unico album i significati dei 7 doni dello Spirito Santo.(basta cliccarci sopra e vi apparirà il link con le immagini)

Il don vi chiederà anche quante e quali sono le beatitudini, che noi non siamo riusciti a fare perché in classe abbiamo avuto sempre un po' di confusione... e perciò ve le posto qui sotto.


Le Beatitudini evangeliche sono otto:

1 - Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
2 - Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
3 - Beati i miti, perché erediteranno la terra.

4 - Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

5 - Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

6 - Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

7 - Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

8 - Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.


p.s.: si chiamano beatitudini evangeliche perché si trovano nel Discorso della Montagna di Gesù nel VANGELO...


Per ora è tutto, ma nei prossimi giorni vi darò altre informazioni sulla Cresima.

Buona giornata!  

mercoledì 24 aprile 2013

...una preghiera per tutti voi...potete recitarla in qualsiasi momento della giornata...



Ho paura
Ho paura Signore
delle brutte malattie e dei cibi inquinati,
delle auto che rischiano di “stirarmi” e
dell’aria avvelenata dallo smog.
Ho paura degli amici che pensano male di me,
dei bulli che fanno gli stupidi,
dei brutti voti a scuola
e delle sgridate dei genitori.
A volte ho perfino paura di Te,
quando mi comporto male
e temo che mi castighi
Quando vado a Messa
mi vergogno di passare come tuo amico
davanti agli altri.
Poi vedo tuo Figlio appeso alla croce
e mi tranquillizzo perché,
nonostante i tanti tradimenti,
mi aspetti con le braccia aperte
e mi ripeti che mi vuoi bene da morire.
Allora riprendo coraggio e ritorno sereno.
Grazie,Signore.

TIMOR DI DIO


TIMOR DI DIO

Timor di Dio, dal vocabolario, stato d'animo di chi teme di far soffrire Dio.


Questo  dono dello Spirito  è un dono che ci aiuta a rispettare Dio e, di conseguenza, i fratelli.

Per capire questo dono molto bello si può riferirsi al racconto di Zaccheo, ricordate la sua storia?
Zaccheo è il capo dei pubblicani, molto ricco, riscuote le tasse, inganna la gente per arricchirsi sempre di più. 
Zaccheo sente dire che Gesù sta arrivando nella sua città ed è incuriosito di vedere chi sia, si arrampica perfino su un sicomoro per poterlo vedere, ma Gesù lo vede, lo chiama e gli dice che “deve fermarsi a casa sua".
 Zaccheo pur sapendo di essere in errore non ha paura di Gesù, apertamente confessa i suoi peccati e promette a Gesù di provvedere a rimediare restituendo quanto aveva rubato.  
Alla vista di Gesù, attraverso il Timor di Dio (quel dono che aveva lasciato parcheggiato nel suo cuore), Zaccheo scopre di essersi separato da Dio, di essersi allontanato da Lui e di averlo offeso con le sue azioni e le sue mancanze.
In lui nasce a paura di aver fatto soffrire i fratelli che ha ingannato: non ha paura del castigo di Dio, ma riconosce di averlo offeso e si pente.
Gesù lo chiama, gli parla, si ferma da lui: in poche parole lo fa sentire amato da Dio e perdonato.

Il Timor di Dio è dunque il dono dello Spirito Santo che ci fa capire che Dio deve essere rispettato e amato.
Non vuol dire aver paura di Dio: Dio non ci vuole spaventare, Dio ci ama come un Padre.
Non è un Tipo suscettibile che spaventa e castiga (ma neppure Uno che può essere facilmente ingannato e preso per i fondelli: Lui sa e vede tutto).
Il dono del timore di Dio è strettamente connesso a quello della pietà. (pietas=“amore dei figli verso il padre”)
Infatti, questo timore di cui parliamo non è il timore dello schiavo, bensì il timore del figlio, preoccupato di non addolorare il padre con la propria disubbidienza.
(cliccare sopra l'immagine per ingrandirla)
Il timore di Dio è l'atteggiamento di chi sa di essere sotto lo sguardo di  un padre che desidera il vero bene del figlio. 
È il dono che ci fa comportare come il figlio che si  preoccupa perché non vuole far soffrire il padre: ci permette di avere il dovuto rispetto e ci rende consapevoli della grande bontà di Dio.


Una piccola parte della lezione che non sono riuscita a finire ieri:
C’E’ PAURA E PAURA  
 Tutti noi abbiamo molte paure: alcune vengono ”da fuori” e parlano di disastri, virus, tumori...E altre che nascono “da dentro” e rivelano il disagio di stare con se stessi e di proiettarsi con serenità verso il futuro, il timore di non essere capiti e amati…
Esistono paure che si trasformano in nevrosi ed altre, invece, che fanno bene perché mantengono alto il livello di attenzione e concentrazione (come quando si attraversa una strada, si evitano le droghe e i cibi nocivi..) 
Molti hanno paura perfino di Dio: lo vedono come un cecchino sempre pronto a far fuoco su chi si comporta male.
Il sentimento giusto verso Dio, invece, è quello del figlio che non vuol far soffrire il padre che ama.
Nella Bibbia la parola TIMORE viene usata anche come STUPORE.
Vi sarà capitato, salendo in montagna, di sbucare dalla nebbia e di trovarvi all’improvviso di fronte a un panorama pieno di sole e, talmente vasto e bello, da rimanere a bocca aperta, quasi senza respiro….oppure vi siete mai fermati ad ammirare l’aurora o il tramonto sul mare o a un quadro particolarmente bello, o un/a ragazzo/a particolarmente carino/a…
Il sentimento che avete provato è di meraviglia misto a trepidazione e lo chiamiamo STUPORE: è ciò che gli autori biblici chiamano TIMORE.
Questo timore nel campo della fede è ciò  che ci fa restare ammirati davanti alla grandezza dell’amore di Dio: un Padre che accoglie e perdona oltre ogni limite umano.

venerdì 19 aprile 2013

...la PIETÀ

La parola pietà, non significa  far pena, o aver pena, ma deriva dal latino  “pietas” che si traduce: “amore dei figli verso il padre”. 
...chi di voi ha studiato Ulisse nel XXVI canto dell'Inferno nell'ottava bolgia dell'ottavo cerchio? Vi ricordate la strofa che dice:
"né dolcezza di figlio, né la pieta  (che si legge piieta allungando la i e senza accento finale)
del vecchio padre, né ’l debito amore
lo qual dovea Penelopè far lieta,"
 Ecco, proprio quella parola è all'origine della "pietà" cristiana, infatti si parafrasa dicendo "..., neppure l'amore devoto per il mio vecchio padre (Laerte),"...
Il nome di questo dono non ha nulla a che fare con il senso negativo che gli attribuiamo noi oggi, ma è strettamente legato proprio all’amore famigliare tra i genitori e i figli.
La Pietà è il dono che ci aiuta a credere sul serio che Dio è Padre e ci ama, ci dà forza, pace e gioia.
Il dono della Pietà ci porta a fidarci di Dio con lo stesso abbandono di un bambino che si sente sicuro tra le braccia di papà e mamma anche quando è sospeso sul vuoto.

Vi ricordate la parabola del Padre Misericordioso? Beh, se non ve la ricordate andatela a vedere qui
Dio è un PAPA’ ECCEZIONALE!!! 
Con pazienza infinita non smette di voler bene ai figli che sbagliano, e neppure a quelli che si sentono sempre a posto e avanzano dei diritti perché si credono buoni e al di sopra di ogni sospetto… 
Tutti abbiamo bisogno di Misericordia…e Dio è la Misericordia infinita…è la Pietà fatta persona…
(cliccare sull'immagine per ingrandirla)

Se analizziamo bene la parola “pietà” ci può far venir in mente due scenari:
1)     Individui “che fanno pietà”, sgraziati, poco piacevoli 
2)     Il condannato a morte che “chiede pietà” invoca un gesto di clemenza… o persone che chiedono “pietà”, cercano aiuto, perdono, comprensione.

Fare pietà e aver pietà: due modi opposti di vedere la stessa parola.
Due modi di vivere:
Miseramente, nel primo caso, come i tanti falliti che si regolano solo sul “faccio quello che mi pare e piace”.
Alla grande, nel secondo caso, come avviene per tante persone semplici che, pur sentendosi inutili e piccole, continuano a perdonare, a regalare un sorriso, ad aiutare gli altri.
Questi ultimi amano teneramente Dio e si sentono sicuri come i bambini tra le braccia del padre quando avvertono il pericolo. Si ricordano dei piccoli e grandi gesti d’amore che hanno ricevuto: cercano di “restituirli” facendo del bene agli altri. 

Vogliamo anche noi vivere "alla grande” ??? 
Proviamo a perdonare una persona che ci ha fatto soffrire e preghiamo per lei, affidandola di Dio!!!

giovedì 18 aprile 2013

...la FORTEZZA...

Ciao ragazzi,
ci avviciniamo velocissimamente alla Cresima...purtroppo ci manca solo una lezione (le ultime due servono al don) e finiremo a malapena i doni dello spirito Santo, perciò spero che vi passerete parola e andrete a rivederveli sul blog...e, soprattutto, per ogni dubbio, mi scriverete qui o mi manderete una mail...

Per ora vi ricordo che la FORTEZZA è uno dei sette meravigliosi doni dello Spirito Santo.
L'altro martedì vi è piaciuto il gioco dei pop-corn e dei cioccolatini?

Avete visto come vincere le tentazioni non sia semplice, specialmente se avete vicino qualcuno che cede facilmente... :-( 

E poi, nell'altro gioco, quando dovevate tirarvi su da terra, senza imbrogliare, sostenendo i vostri compagni...è stato facile?


Quando anche uno solo del gruppo cedeva, portava delle conseguenze negative a tutto il gruppo e quindi non riuscivate più a rialzarvi.
Chi cedeva (o si rialzava imbrogliando, o mollava) induceva anche gli altri a fare lo stesso!
 
Dunque siete stati tentati dai pop-corn e dai cioccolatini, da chi mollava e da chi imbrogliava... tutti noi abbiamo delle tentazioni, anche Gesù le ha avute: non è peccato, quindi, avere delle tentazioni, ma cedere alle tentazioni.

È più facile resistere in compagnia di chi non cede: Gesù non ci chiede di voltare le spalle a chi cade in certe tentazioni o commette certi peccati continuamente, ma ci chiede di stare attenti: se non siamo sufficientemente forti da resistere a certe tentazioni, allontaniamoci da chi ci tenta.
Ciascuno di noi ha la libertà di comportarsi come vuole, ma deve ricordarsi che un suo comportamento positivo porta beneficio a tutti gli amici che ha accanto, mentre un suo comportamento negativo porta negatività a tutto il gruppo. 
Come ci aiuta Lo Spirito Santo in tutto questo? Con il dono della Fortezza!!


Attraverso questo dono vinciamo le tentazioni. Ma non solo: sopportiamo fatiche e sofferenze, vinciamo l’egoismo!
La fortezza non può esistere senza Amore verso Dio: la vera spinta a “resistere” è alimentata in modo fondamentale dall’Amore che proviamo verso di Lui. Se non lo amiamo veramente, non possiamo nemmeno pensare di fare dei sacrifici per Lui. 
Come due innamorati che cercano di essere fedeli tra loro, schivando le tentazioni!
Resistere al peccato si fa "anche" per far piacere a Dio. 
Fortezza  dal vocabolario = capacità di sostenere un grande sforzo e affrontare le situazioni più difficili 

Per riassumere, la fortezza è il dono dello Spirito Santo che ci aiuta a resistere contro ogni tentazione che porta al male e a realizzare il bene.
Ci sostiene nel mantenere gli impegni nei confronti della vita, di noi stessi, degli altri, di Dio.

Ci dà l'energia sufficiente per non comportarci da “pecoroni” che imitano i modi sbagliati dei forzuti e prepotenti.



Ecco una piccola PREGHIERA 
per quando vi sentite senza la "fortezza"
(l'ho trovata in internet e mi è sembrata molto bella)


Vorrei avere, Signore, la forza di parlare quando è ora,
di portare a termine un compito che non mi va giù,
di perdonare chi mi prende in giro, di pregarti tutti i giorni,
di non pensare solo ai miei interessi,
ma di aiutare gli amici scartati da tutti.
Vorrei avere la forza che avevi tu
 quando non ti prendevano sul serio,
ti sfottevano e ti pestavano a sangue,
quando hai mandato a stendere il diavolo
per non cadere nella sua trappola.

giovedì 11 aprile 2013

UN ALTRO DONO DELLO SPIRITO SANTO: LA SCIENZA



La parola scienza deriva dal latino  “scire” che  vuol dire conoscere.


Con il dono della scienza, lo Spirito  Santo ci rende capaci di riconoscere che  tutte le cose sono state donate da Dio a noi uomini.
Chi possiede questo dono vede un riflesso dell’amore di Dio nelle persone e nelle cose “belle” che lo circondano e non vede solo i difetti.
Nella Bibbia la parola SCIENZA è sinonimo di conoscenza, di amore totale verso Dio.
Conoscendo Dio si amano le creature e la natura che lui ha creato e arriva a rispettare ogni creatura.

Chi usa il dono della scienza, dunque, rispetta la natura, 
comprende gli altri e con loro cammina verso la felicità.
Il dono della scienza ci fa esultare di meraviglia e gratitudine per tutto ciò che Dio ha creato per noi: le creature sono il mezzo per raggiungere e comprendere il fine ultimo della nostra vita. Attraverso le creature risaliamo a Dio e ne ammiriamo la Bellezza: mi aiutano a riconoscere la potenza di Dio.

Nel nostro linguaggio "scienza" significa soprattutto conoscenza umana di tipo tecnico e scientifico, supportata da ricerche, approfondimenti, documentazioni, conoscenze che ci derivano dal metodo sperimentale ecc. mediante la quale si arriva a controllare e dominare il mondo, mentre nel linguaggio biblico "Scienza" è la capacità di conoscere il mondo, senza dominarlo, ma, al contrario, riconoscendo Dio come Creatore di ogni cosa.
Succede così che di fronte ad un paesaggio splendido ne gustiamo la bellezza, ma contemporaneamente contempliamo il Creatore che è ancora più bello del creato e lo lodiamo perché origine di quella bellezza. Anche lo studioso di biologia, scienze, fisica, psicologia… arriva a contemplare nei suoi studi la bellezza di colui che ha creato cellule, atomi, psiche ecc..
Scienza dunque è la luce per vedere nelle cose e nelle persone la bellezza e la potenza di Dio, ma è anche, sempre in senso biblico, la conoscenza che scaturisce dall'amore (es.: mamme che intuiscono anche senza che uno parli): il cuore che ama comprende più della mente!!!
Con questo dono il cuore si apre alla fiducia in Dio e accetta anche ciò che non capisce (prove, dolore, tragedie…)

Riassumendo:
La Scienza è un dono col quale giudichiamo rettamente le cose create e conosciamo il modo di usarle bene e indirizzarle all'ultimo fine che è Dio.

Come vi avevo già accennato San Francesco è riuscito ad utilizzare il dono della “scienza” meglio di chiunque altro, basta leggere il suo "Cantico delle creature"
 

Volete provare a  riscrivere il Cantico delle creature con parole vostre per ringraziare Dio di tutte le bellezze che esistono in natura?
Potete provare ad aggiungerci anche la bellezza delle scoperte della scienza e della tecnica che hanno migliorato la vita umana.