mercoledì 6 marzo 2013

SAPIENZA

LA SAPIENZA
 La parola sapienza deriva dal latino “sàpere”: “aver sapore, essere gustoso”.
Vi è mai capitato di essere soli tranquilli ad osservare un tramonto, al mare, in montagna, al parco giochi...avete mai sentito dentro di voi una voce che dice: “Quante cose meravigliose ha fatto Dio per me...”
Pensate a come è bello da gustare l’incontro con una persona con la quale  facciamo amicizia o della quale ci innamoriamo: dobbiamo ricordarci che è sempre Dio che ci mette accanto queste persone.
Anche quando abbiamo un dispiacere la Sapienza ci viene in aiuto,  quante persone ci possono offrire sostegno, consolazione, il Signore non ci lasca mai soli, e noi, nonostante tutto, anche nei momenti difficili possiamo  fare affidamento su di Lui, e scoprire che la vita è bella nonostante le delusioni e il dolore.

La Sapienza ci fa gustare il piacere di vivere
con accanto dei genitori che ci amano,
con degli insegnanti che collaborano con i nostri genitori per educarci,
con degli amici con cui giochiamo, ci divertiamo e ci sentiamo bene,
con il gruppo di catechismo,
con il gruppo che fa sport con noi...

La Sapienza ci aiuta soprattutto a capire ciò che è bene ed a distinguerlo da ciò che è male.
Grazie a questo dono diventiamo capaci di comprendere la bellezza del creato, il sapore delle cose della vita.
Tutti istintivamente cerchiamo il sapore della vita, e tanti più sapori la vita ci dà, più ci piace.
Sembra che l'unico modo per gustare la vita di tutti i giorni debba per forza essere esagerato altrimenti la vita ci sembra senza sapore.
Attira la nostra attenzione solo ciò che è strano, sconvolgente, urlato: i fatti “normali” non fanno più notizia.
Per comportarsi da saggi, a volte si deve andare controcorrente, per non essere condizionati dagli amici più furbi, dalle mode che imperversano, dai giornali e dalla televisione, da ciò che fa più comodo.
I momenti più importanti della vita sono i più saporiti, gustosi: pensiamo all’incontro con una persona che ci rende felici; non lo dimentichiamo!
Lo Spirito Santo con il dono della sapienza a poco a poco ci comunica il gusto di Dio e ci fa ordinare le cose secondo una classifica giusta riservando il primo posto a Dio.
Se non siamo "sapienti" potremo cadere davanti alle proposte di felicità che ci arrivano un po’ da ogni parte: “Indossa questo e sarai perfetto!”, “Gioca con la WII, la PSP, la Play sytation e sarai il ragazzo più soddisfatto al mondo!” “Se ti fai regalare l’I-phone sarai accettato da tutti i tuoi amici”…
Tv, Internet e mille altre voci propongono le loro ricette e si rischia davvero di fare indigestione di cose che soltanto all’apparenza sono piacevoli e gratificanti, ma che in realtà non hanno nessun gusto da farci assaporare per farci sentire davvero bene. La sapienza ti rivela il bene che c’è dentro di te, il cammino che devi compiere per essere fedele al progetto di Dio. A volte ti capita di sentirti stringere il cuore per le occasioni che ti sei lasciato sfuggire, per i gesti, le parole, le dimenticanze con cui hai fatto soffrire le persone che ami di più. Ecco che allora la sapienza ti suggerisce come chiedere perdono, come regalare di nuovo la gioia. Se vuoi diventare sapiente anche tu, comincia dalle cose semplici.
Ci vuole poco: un sorriso, una preghiera semplice, una parola delicata, un gesto amichevole, un poco di pazienza, un sms all’amico che si sente solo, un po’ di attenzione a un compagno antipatico, a quello definito da tutti uno “sfigato”…
Bisogna imparare a sentire il gusto di:  
  • Crescere guardando dentro noi stessi e scoprendo che cosa vogliamo veramente, senza imitare qualche grande dello spettacolo, dello sport...  
  • Assumersi delle responsabilità, imparando a pensare al proprio futuro, alle scelte che si dovranno fare. 
  • Vivere secondo gli insegnamenti del Vangelo, scoprendo l’importanza di vivere in comunità e di appartenere alla Chiesa.

1 commento:

Chiaretta=))) ha detto...

Mlt interessante ank il dono dll sapenzia;)
E sn sicura k cm gli altri doni ci ervirà in futuro!