giovedì 21 febbraio 2013

INTELLETTO



La parola INTELLETTO deriva dal latino “intus legere” =  “LEGGERE  DENTRO”
cioè comprendere, capire a fondo, vedere oltre le apparenze, aprire gli occhi alla Verità.

Con l'esperimento di osservare bene la scultura della mina della matita dovreste aver capito quanto è difficile vedere oltre le apparenze...

Quanto è importante, secondo voi, il modo di vestire di una persona?     
Vi è mai capitato di fare una scelta controcorrente, rifiutando il modo di fare perché “fanno tutti così” seguendo una vostra convinzione del cuore?
Come vi siete sentiti?

Oggi molti si lanciano nella corsa, anche affannosa e costosa, per sembrare più belli, più ricchi, più giovani, piuttosto che essere veri. 
Si fa di tutto per apparire, meglio se in televisione o comunque davanti ad un grande pubblico..
vi  ricordate la pubblicità per diventare attori/artisti ... che mi era arrivata e che tutti voi volevate...

Voi siete unici ed irripetibili,  siete fatti ad immagine di Dio: dovete capire che è importante andare oltre l’esteriorità.
Ognuno di noi porta dentro di sé grandi doti personali, ma non sono facili da scoprire se ci nascondiamo dietro le mode.
Bisogna fare attenzione: pettegolezzo, apparenza, banalità, superficialità, giudicare a “prima vista”, non farsi problemi e domande è sempre sbagliato!!!
Bisogna imparare a “guardare dentro” se stessi.

Gesù ci dona davvero un vaccino contro questa malattia dell’ “apparenza”: il dono dell’INTELLETTO.

Vi ricordate la scatola piena di paglia e di materiale da imballaggio?
Solo chi ha saputo guardare in "profondità" è riuscito a trovare i cioccolatini: vero Matteo?

La stessa cosa succede a chi usa l’intelletto: non si ferma all’esteriorità, non si ferma al look...
Quindi riesce a vedere in profondità e a dare importanza a ciò che è dentro...

            L’intelletto cerca la verità.
Quando ti trovi davanti a chi diffonde pregiudizi e cattiverie, non cadere nella sua trappola e chiedi di coinvolgere i diretti interessati. 
Scoprirai che la verità è sempre diversa da come la si fa apparire.

            L’intelletto dunque non è l’intelligenza, il sapere svolgere problemi difficili o  risolvere le espressioni,  capire e commentare poesie, ma è il dono con cui lo Spirito Santo, ci rende intelligenti alle cose di Dio, ci permette di andare in profondità..
           
Con questo dono possiamo imparare a conoscere noi stessi, a sfruttare le doti che abbiamo e affrontare in modo critico ciò che in noi non va; possiamo conoscere e capire a fondo gli altri e, non ultimo, possiamo comprendere le Scritture, arrivare a leggere la Bibbia e a comprenderla.
 
Gesù ci indica la strada: bisogna esercitarsi ogni giorno a vedere Lui in ogni uomo e in ogni donna, anche in quelli che, apparentemente, proprio non gli somigliano.
Si può cominciare dalla propria famiglia, dai compagni, dagli amici: basta cogliere ciò che di positivo che c’è in ognuno.

3 commenti:

Chiaretta=))) ha detto...

Mlt interessante qst dono...! ;)
Già...mlt bll la frase k dice:"Basta guardare ciò k di positivo k c'è in ognuno...!"

albe XD ha detto...

l' intelletto serve principalmente a guardare in profondità e non guardare solo all'apparenza secondo me può sicuramente servirci

Alexia ha detto...

Molto interessante questa spiegazione e sicuramente utile a comprendere meglio questo dono dello Spirito Santo.